La biografia
di Christian Morello (if magazine - maggio 2011)
Prima dalle mani di Monia Pollara, una delle più gettonate truccatrici della Rai. Monia ha 33 anni e viene da Palermo, ma vive a Roma da quando ne aveva 19. Si occupa di make-up da più di dieci anni, da quando si è trasferita nella capitale proprio per realizzare questo suo sogno.
"Sono venuta a Roma con le idee chiare ci ha raccontato questa città mi dava la possibilità di iniziare a fare questo lavoro che amavo e che amo!".
Giovanissima ma già determinata e coraggiosa, ha lasciato la sua Sicilia per trasferirsi nella Capitale, dove ha frequentato alcuni prestigiosi corsi professionali, conseguendo alcuni diplomi. Con questi titoli ha superato alcuni provini ed ha iniziato a lavorare in Rai. È stata la truccatrice di moltissimi personaggi famosi, presentatori tv, attori, cantanti, ballerini. Ma lavora anche nel cinema, nel teatro e nelle sfilate di moda. Anzi, Monia preferisce proprio queste altre attività e sogna di lavorare sempre più spesso nel mondo dell'alta moda.
Truccare chi deve andare in scena è un lavoro da professionisti: si deve tener conto dell'intensità e del colore delle luci, delle telecamere, delle distanze, delle esigenze imposte dal format. Televisione, cinema, teatro e moda prevedono quattro tipi di trucco completamente diversi tra loro. Le telecamere esigono un trucco "sincronizzato", con un fondotinta particolare e colori adatti alle luci. Nel teatro il trucco deve essere più "forte", perché il pubblico vede gli attori da vicino. Nel cinema dipende dal genere di film, per esempio le opere storiche impongono un make-up particolare, che richiama le scene in bianco e nero. Nelle sfilate di moda si usano colori fashion ed extension provocanti, come ciglia finte molto lunghe, bocche evidenziate e così via. Spesso sono gli stilisti a chiedere quali parti del viso valorizzare, ad esempio possono chiedere l'occhio naturale, ed il visagista si dedicherà al trucco della bocca. Per questo i corsi per diventare visagista sono molto impegnativi. Quelli che ha frequentato Monia vanno dalle 400 alle 500 ore: un anno di lezioni. Ma è l'unico modo per apprendere tutto quello che si deve sapere sul make-up.
In Rai, Monia ha truccato i personaggi più celebri. È stata anche l'ultima truccatrice di Silvia Mezzanotte, la stupenda cantante dei Matia Bazar. Era lei la visagista de "I migliori anni", così come di "Ciack si canta". Ha truccato tutti, da Carlo Conti ad Emanuele Filiberto. Da ultimo, Dario Vergassola, Serena Dandini, tutto il resto del cast di "Parla con me", e tutti gli ospiti.
Il lavoro più impegnativo è stato per "I migliori anni". Un impegno massacrante: dalle 16 a mezzanotte. Di pomeriggio tutti in fila per il primo make-up, decine e decine di ospiti, ballerine e così via. E poi via con i ritocchi, prima di entrare in scena. Ritocchi continui, fino alla fine della trasmissione. Ma Monia ci ha raccontato che la diretta è meno massacrante delle riprese: a volte si passano giornate intere per una scena che viene male e si deve ripetere.
Il futuro di Monia Pollara, come lei stessa ci ha confidato, è sempre nel make-up. Ma vorrebbe mettere da parte la televisione per dedicarsi al cinema ed alla moda. La televisione le ha dato grandi soddisfazioni, ma assorbe molto del suo tempo (fino a 9 ore al giorno) e tutte le sue energie, impedendole di dedicarsi ad altri incarichi.
La scheda
Si diploma nel 2004 presso il Liceo della Comunicazione, tra le sue principali materie umanistiche, filosofia, sociologia, pedagogia. Ha un Diploma Socio-Psico- Pedagogico; Diploma di Trucco estetico e Cineteatrale riconosciuto dalla Regione Lazio. La sua filosofia del lavoro: "La vocazione allo studio dei canoni estetici, mi hanno portata negli anni 2004/2006 a maturare la decisione di inrapendere questa gratificante professione, non solo come truccatrice, ma bensì come total look maker.La sensibilità verso queste tematiche rende il mio lavoro sempre entusiasmante nell'accogliere, interpretare e soddisfare, le esigenze personali di ognuno in accordo gli standard di qualità professionale più elevate". Dal suo curriculum racconta: "L'esperienza è quella che ho acquisito,di conseguenza il mio punto a favore è la sensibilità ed attitudine verso i rapporti umani, sviluppate nel corso degli studi, e soprattutto nel lavoro di promoter svolto per sostenermi economicamente negli studi". In sintesi: ama il suo lavoro e non lo cambierebbe con nulla al mondo.
